Da un po’ di tempo a questa parte, si può notare un bombardamento mediatico, di spot che reclamizzano associazioni benefiche di vario tipo.

Questo, non avviene sulle reti principali ma su delle reti minori, ma si tratta veramente di un vero e proprio bombardamento, perché tali spot sono davvero molto ricorrenti a ogni interruzione della programmazione.

La domanda sorge spontanea: “Conoscendo le cifre molto impegnative che è necessario spendere per fare pubblicità in televisione, con quali soldi vengono pagati tutti questi spot?”

Si, perché anche se si tratta di reti minori, le cifre da pagare per investire in pubblicità, sono comunque molto alte.

Questa questione va affrontata, perché certi aspetti della stessa non devono passare in cavalleria, come normalmente succede, perché tutte le persone che effettuano le donazioni, convinte che tutte le somme accumulate vadano a fin di bene, devono sapere che non è così!

Tutte le associazioni che si definiscono benefiche e senza scopo di lucro, salvo pochissime e rarissime eccezioni, sono costituite da personale, che ha fatto di quella attività il proprio lavoro e devono essere retribuite.

Molti pensano, oppure ci fanno credere, che chi se ne occupa lo faccia come attività extra lavorativa; qualche volta può anche essere così, ma la maggior parte delle volte è proprio il loro lavoro, se così si può chiamare e la loro retribuzione, arriva dai proventi delle donazioni percepite.

E’ necessario sottolineare che non si tratta di pochi spiccioli, ma della maggior parte dei proventi, lasciando ai bisognosi da loro assistiti solo le briciole e questo non vale solo per piccole realtà ma anche e soprattutto per quelle molto grandi, che fanno le maratone televisive e che ogni anno raccolgono cifre record.

Direttori, vicedirettori, assistenti, segretarie e altre tipologie di maestranze, proprio come se fosse un’azienda, devono percepire degli stipendi e non avendo altre entrate, questi non possono che provenire dalle donazioni, esattamente come gli investimenti per gli spot televisivi.

Ma non è tutto; rimborsi per viaggi, per permanenze in hotel di lusso, per pranzi e cene sempre di un certo livello e molto altro, vengono detratti dalle donazioni, per favorire rimborsi a chi ne usufruisce.

Ecco dove vanno a finire i soldi delle donazioni e siccome molte volte si tratta di cifre importanti, possiamo avere la risposta a un’altra domanda, che davanti a questo scenario sorge spontanea: “Visto che sono molti anni che queste associazioni si occupano di risolvere problemi di persone più deboli, indifese e sfortunate, come mai questi problemi non hanno ancora trovato soluzione?”

Se proviamo a fare un rapido calcolo di tutti i soldi,, che in decine d’anni queste associazioni hanno percepito, possiamo arrivare a contare cifre milionarie, se non addirittura miliardarie.

In più, queste associazioni, non documentano mai come vengono spesi i soldi delle donazioni e in che quantità, perché se lo facessero scoprirebbero i loro altarini.

Di contro, la gente scioccamente si fida e non controlla, permettendo così a questi scellerati di continuare a sfruttare persone deboli, indifese e sfortunate per i loro schifosi interessi.

Così va il mondo, perché un mondo gestito da un sistema basato sul denaro, dove ognuno pensa a fare solo i propri interessi a scapito dei suoi simili, fregandosene, non può dare risultati diversi.

Solo noi, aprendo gli occhi su questa e molte altre questioni e situazioni, possiamo porre fine a questo stato di cose, facendo scelte di vita consapevoli e combattendo questo sistema criminale, manipolatorio, ingannevole e distruttivo, basato sulla sofferenza di molti per il beneficio di pochi.

E in quei pochi, non c’è nessuno di noi semplice popolo, che lavora e che cerca di sbarcare il lunario tutti i giorni, si rende quindi sempre più necessario acquisire una coscienza, che sia sveglia e rivolta alla giustizia, quella vera.

Solo con comportamenti coscienziosi e rivolti esclusivamente al bene è possibile sconfiggere il male, purtroppo però vi è anche un altro indispensabile aspetto che si deve verificare, ovvero, l’unione di tutti.

Infatti, per evitare di avere problemi seri, chi gestisce il sistema lavora costantemente proprio sulle divisioni; loro riescono da sempre a tenerci divisi e lo fanno in moltissimi modi, purtroppo con successo.

E’ questo lo scoglio più difficile da superare, ma se pensiamo che siamo il 99% della popolazione contro 1% della stessa è impossibile, con il giusto impegno, non avere successo.

Quel successo che spezzerebbe le catene della schiavitù monetaria e metterebbe fine a quelle situazioni, che permettono alle associazioni o simili di approfittare di chi soffre, per riempire le proprie tasche.