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La violenza nello sport

A cura di pasquale kovacic

Lo sport in generale, racchiude in sé molte discipline; senza necessariamente elencarle tutte, ci preme fare un’attenta analisi riferita a quelle più conosciute e seguite, ed evidenziarne gli aspetti violenti, che ne fanno una piaga invece che un sano svago o divertimento.

Tutte le discipline dello sport, dovrebbero essere praticate a scopo ludico o per tenersi in forma, invece l’esistenza di vari livelli di pratica, come per esempio la differenza tra l’amatoriale e l’agonismo, sono diventate, come ogni cosa in questo mondo un business.

E naturalmente, quando ci sono di mezzo i soldi, specialmente quando sono davvero tanti, saltano tutti gli schemi di positività della pratica sportiva e soprattutto di quello che viene definito “fair play”, ovvero, un concetto riferito a un’etica comportamentale di correttezza verso gli avversari.

Infatti, in molti sport, ormai vi è molta confusione tra quelli che possono essere annoverati tra dei normali e innocui “falli di gioco” e delle entrate sugli avversari, che mirano solo a fare del male.

Possiamo notare infatti come certi falli di gioco, siano vera e propria espressione di violenza, che dentro il campo, vengono puniti con ammonizioni o espulsioni, ma fuori dal campo sarebbero delle vere e proprie aggressioni, punite penalmente.

Tutto questo, con la vera espressione dello sport, non ha nulla a che vedere, ma oggi è divenuta normalità, perché quando una società è in decadenza, questa è riscontrabile in ogni aspetto delle sue attività.

Quindi, di sportivo nello sport, non è rimasto niente; è puro business, dove si mira sempre e solo a vincere gare e competizioni varie, sia nazionali che internazionali, per puro guadagno economico e anche il divertimento dei tifosi, non è più quello di una volta.

E siccome il tifoso tipo è una persona che tende a fare dei suoi beniamini degli esempi da seguire, non ci si può aspettare nulla di diverso, che l’emulazione della stessa violenza che i giocatori mostrano sul campo, con conseguenti scontri tra diverse tifoserie e disordini per le città.

E’ un esempio quello che i giocatori devono dare sul campo e a seconda dell’esempio che danno, questo viene seguito; è una regola non scritta, che vale sempre e per tutti gli sport in generale, quindi, questi, dovrebbero adottare l’etica del fair play, come prima regola in assoluto.

Un altro aspetto che è indispensabile trattare, in un’analisi riferita a questo argomento è sicuramente quello che vede gli atleti farsi male molto seriamente o addirittura porre fine alla loro vita; due cose davvero inaccettabili, che dovrebbero porre fine per sempre alla pratica di quegli sport.

E’ accaduto infatti, di vedere calciatori a cui gli si ferma il cuore o corridori di macchine e moto morire in incidenti durante le gare e per quello che riguarda la frequenza con cui questi avvenimenti accadono, anche se fosse successo una volta sola sarebbe già troppo!

Non è possibile accettare che una disciplina sportiva, rivolta quindi come già detto allo svago al divertimento e alla correttezza verso gli avversari, possa mettere a repentaglio delle vite o provocare delle invalidità gravi; è uno sfregio alla vita, che dovrebbe essere vissuta con tutto il suo vero valore: il dono più grande che si possa ricevere.

E per colpa dello sport business è violenza anche fare giocare gli atleti ogni 3 giorni, affaticando il loro corpo, pretendendo prestazioni innaturali che portano a problemi fisici per il troppo sforzo, ai muscoli, alle ginocchia e quant’altro.

Per non parlare di quegli sport che sono violenti per loro natura, come il pugilato o il wrestling e altre discipline di lotta, di cui è anche inutile parlare o sottolineare aspetti e particolari, perché si descrivono da soli.

Inoltre, si deve notare come le discipline sportive siano condizionanti e limitanti intellettualmente; insegnate fin da piccoli, con il solo scopo di abituare le persone a seguire delle regole, anche contro la loro volontà, pena delle punizioni, ovvero il modus operandi basilare di questo sistema di vita distorto.

Così facendo, si abituano i futuri adulti a essere guidati e riconoscendo figure superiori a loro, che sono legittimate a giudicarli per il loro operato, senza remore e senza alcun tipo di appello.

Alla fine, da qualsiasi punti di vista si analizza il sistema di vita che gestisce la nostra società, si possono riscontrare solo aspetti negativi e contro la vita di tutti, ed è anche per questi motivi, che per una vita libera e felice è indispensabile unirci e combatterlo con tutte le nostre forze.

Lo sport è violenza, divide in fazioni invece di unire, intrattiene invece che spronare alla conoscenza e crea odio invece che amore.

Lo sport è una delle più significanti espressioni della bassezza intellettuale e dell’ignoranza della nostra società e quello a livello agonistico andrebbe vietato e abolito.

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