Domande e risposte
Giovanni
Domanda:
Ciao, ho bisogno di aiuto. Come faccio a far capire a mio fratello maggiore che mi deve rispettare? Si comporta sempre da tiranno con me, è convinto che io sia il suo schiavetto, lui ordina e io devo eseguire, mai un “per favore”, mai un “grazie”. Lui è convinto di essere perfetto e di sapere tutto e poi invece non solo sa un bel niente, ma non conosce nemmeno la buona educazione e cerca sempre di farmi passare per quello sbagliato e buono a nulla. Tutti nella mia vita mi stimano e mi vogliono bene, tranne lui. Non lo sopporto più! Grazie. Giovanni.
Risposta:
Caro Giovanni, purtroppo di situazioni come la tua ce ne sono molte. Normalmente, questo tipo di comportamenti, che spesso sfociano anche nella violenza, sia verbale che fisica, altro non sono che chiare dimostrazioni di insicurezza e di fragilità. Possono essere spesso causate da squilibri avuti dai genitori nella diversa considerazione che viene data ai figli, che dovrebbero essere amati e considerati tutti nello stesso modo. Probabilmente lui vede in te una persona più forte, più amata e benvoluta di quanto lo è lui e non vuole che questo si noti, anche se è impossibile che non si noti. Queste persone sono come la fiammella di un cerino che nessuno vede e per farla vedere, invece di provare a renderla più luminosa, cercano di spegnere le luci degli altri. Queste persone che non chiedono aiuto, perché sono convinte di non averne bisogno, sono quelle che in realtà lo dovrebbero chiedere; ma si sa che il primo passo per guarire da una malattia è riconoscere di averla contratta. Cerca, sempre con le buone maniere, per non scendere mai al suo livello e confermare nella sua mente che siano i modi corretti di agire, di farti rispettare, con benevolenza e ricordati sempre che le persone più difficili da amare sono quelle che ne hanno più bisogno. Cerca di tramettergli che non sei un pericolo per lui e che se vuole puoi aiutarlo in quelle sue insicurezze e fragilità, sempre che ammetta di averle. Se tutta questa situazione crea in te molto stress e frustrazione, valuta la possibilità di non averci più a che fare, perché è importante circondarsi di persone che facciano il nostro bene, come lo facciamo noi e le altre se vogliono farsi aiutare perché riconoscono i loro sbagli ben venga, diversamente non possiamo fare nulla per loro. Magari questo lo farà riflettere e un giorno, facendo degli esami di coscienza si potrà rendere conto che nessuno vuole nelle propria vita persone che fanno del male, ma è una cosa su cui noi non possiamo intervenire, a meno che non sia lui a richiederlo. Non è mai il legame di sangue che genera la fratellanza, ma gli atti d’amore reciproci. Ti auguro ogni bene. p.
Michela
Domanda:
Buongiorno, mi chiamo Michela e ho 42 anni. Ho compreso perfettamente attraverso il vostro percorso video, che alla fine viviamo in un mondo gestito da criminali che schiavizzano con i soldi e con il lavoro, anche se un certo sentore ce l’ho sempre avuto, però mi ha fatto bene chiarirmi alcuni concetti che per me erano sconosciuti. Il problema però è che nonostante questo, il disagio di vivere in un mondo fatto così non svanisce, perché penso sempre che di vita ne abbiamo una sola e io sto sprecando la mia da schiava invece che viverla da persona libera. Come posso fare a liberarmi da questo malessere? Grazie 1000!
Risposta:
Cara Michela, benvenuta tra noi! Sai, so bene di cosa parli; noi che abbiamo raggiunto certe consapevolezze, abbiamo tutti lo stesso problema che lamenti tu. Purtroppo non è possibile cambiare le cose con uno schiocco di dita, possiamo solo sentici utili, diffondendo il più possibile quelle consapevolezze, cercando di accelerare il cambiamento. Così, combattendo gli oppressori e non essendo più inconsapevolmente dalla loro parte, si ci sente più forti, perché schierati dalla parte giusta e in grado, a differenza di loro, di provare rispetto per la vita e amore per i nostri fratelli simili e non. Se però tu hai ancora questa brutta sensazione è perché forse non hai ancora liberato la tua mente da tutto quello che la condizionava. Ricorda che non sei la tua mente e la devi controllare attraverso la tua vera essenza interiore e profonda, con la quale devi essere giunta in contatto totalmente e sentirne i benefici, che sono spirituali e non materiali. Quindi forse hai del lavoro ancora da fare su te stessa, per arrivare a questo, perché anche se quel disagio c’è e dobbiamo conviverci, il nostro essere profondi e superiori ci fa vivere la vita, anche se ancora fisicamente schiavi di un sistema legato ai soldi, mentalmente e spiritualmente liberi, sereni, felici e in connessione con l’Universo, quindi anche in pace con noi stessi e con il mondo. Sei sulla buona strada, continua così e vedrai che andrà sempre meglio. Magari aumenta la tua consapevolezza e se vuoi gli eventi meditativi e adoperati di più per combattere il sistema. Ti servirà per eliminare le energie negative e averne di nuove positive. Ti auguro ogni bene. p.
Alessio
Domanda:
Ciao, sono Alessio, ho bisogno che mi aiutate a capire perché non riesco a farmi ascoltare dalla gente. Io cerco di diffondere consapevolezza come meglio mi riesce, ma quasi sempre trovo dei muri davanti a me. La gente con cui parlo non riesce a vedere nemmeno le cose più chiare che hanno davanti agli occhi e prendono me per pazzo. Ma come è possibile? La cosa è davvero fastidiosa e frustrante. Grazie e cari saluti.
Risposta:
Caro Alessio, se fosse così semplice il mondo sarebbe già diverso da un pezzo. Devi capire che il lavoro di manipolazione mentale che è stato fatto e che continua a essere fatto sulle persone è molto potente ed è qualcosa che arriva dai tempi dei tempi. Le condizioni di ignoranza, di insipienza e di paura delle persone, sono a livelli altissimi. Sradicare le convinzioni della gente generate dai retaggi e fargli vincere le loro paure non è cosa facile. Noi non possiamo fare in modo che si consapevolizzino al posto loro, possiamo solo sensibilizzarle, mettergli una pulce nell’orecchio, come si suol dire e sperare che siano loro a cercare consapevolezza, rendendosi conto che non sono persone libere e cercando la vera libertà. Dobbiamo comunque avere rispetto per il percorso di vita altrui, quindi è sempre sbagliato provare a portare le persone dalla nostra parte cercando di convincerle; ci devono arrivare da sole, quando i tempi saranno per loro maturi. Se ci pensi tutti noi eravamo come loro prima di incontrare la consapevolezza e ognuno di noi ci è arrivato in maniera diversa e con i propri tempi. Non provare frustrazione quando ti trovi davanti a queste situazioni, tanto non puoi farci niente, cerca di vivere la tua vita con coscienza come stai già facendo e questa ti può solo portare serenità. Magari se per il momento vedi che la cosa ti crea stress, alleggerisci il tuo operato e concentrati su te stesso, perché sai che non possiamo dare ad altri ciò che non possediamo, quindi aumenta le tue energie positive e poi riprendi con la pace interiore che la tua condizione spirituale ti permette di provare e di esprimere. Vedrai che affronterai la cosa molto più serenamente e riuscirai a tollerare anche quei comportamenti chiusi e avversi. Ti auguro ogni bene. p.
Barbara
Domanda:
Salve, vi scrivo perché ho un problema importante da risolvere. Sono 5 anni, più o meno che sono in cura da una psicologa, perché per colpa di una mamma molto maldestra che mi ha sempre fatto sentire sbagliata per cose stupide tra l’altro, tipo il seno piccolo, la statura i capelli ecc, e fa sempre il confronto con mia sorella che invece per lei è perfetta alla fine non so come ma ci ho creduto e ho perso la fiducia in me stessa e la sicurezza di me stessa anche se per fortuna con mia sorella ho abbastanza un bel rapporto solo che la cosa mi provoca un sofferenza interna di cui non riesco a liberarmi. Ora però la situazione non è che sia cambiata molto, la dottoressa dove vado tutte le volte scava nel mio passato, mi fa piangere e tutto finisce lì, non sento di aver fatto progressi e voglio capire cosa devo fare. Ho visto il vostro sito e vorrei provare a farcela da sola. Cosa mi consigliate di fare? Barbara.
Risposta:
Cara Barbara, di situazioni come la tua ne incontro moltissime, sono la conferma di quello che da sempre affermo, ovvero che certi medici, per fortuna non tutti ma la maggior parte, non hanno a cuore l’aiuto che devono dare ai loro pazienti, ma solo di tenerseli il più possibile per fare “cassa”; infatti in 5 anni di cura, chissà quanto avrai speso e sei ancora punto e da capo. Comunque, venendo a te, io non ritengo corretto consigliarti di abbandonare la cura, casomai sarai tu che, se vorrai, potrai decidere di farlo. Inizia però a seguire il percorso di consapevolizzazione presente su questo sito, perché arrivare a conoscere il funzionamento della mente umana e quindi arrivare a capire non solo le cause del tuo malessere, ma anche quelle scatenanti dei comportamenti di tua mamma, potrà essere sicuramente un valido aiuto per farcela da sola, come è giusto che tu faccia e come vuoi fare; coraggio di cui mi complimento, perché è un segnale di forza che magari credevi di non avere. Quindi, se sei d’accordo, per un periodo che sarai tu a decidere, ti direi di fare tutte e due le cose, ovvero, continuare con la dottoressa e seguire il nostro percorso di consapevolezza e vedi cosa ti dà più risultati. Il fatto che tu sia già consapevole che i tuoi problemi derivano da cose futili, che invece per tua mamma sembrano importanti è un piccolo segnale di consapevolezza, quindi il primo passo lo hai già fatto. E’ vero che a furia di sentirsi ripetere sempre dei giudizi negativi, questo fa in modo che alla fine ci si crede e si forma il malessere, perché la mente funziona proprio così. Quando devi studiare una materia, per fissare i concetti in testa cosa fai? Leggi e rileggi fino a quando impari ciò che hai letto; ed è proprio la continua ripetizione che alla fine fa in modo che certe cose entrino a far parte della tua mente, ma non del tuo essere, perché ricordati sempre che noi non siamo la nostra mente. Tu non sei la tua mente e quindi non sei nemmeno tutto ciò che vi si è fissato al suo interno e devi smettere di identificartici. Segui il percorso di consapevolizzazione, entra in contatto con la tua vera essenza profonda e attraverso questa, cancella tutta la spazzatura presente nella tua mente. Riscrivi al suo interno tutto ciò che è veramente tuo e che risuona con la tua vera essenza e la sofferenza piano piano svanirà. Non solo, ma nessuno, nemmeno tua mamma potrà più farti sentire sbagliata, perché attraverso la tua profondità, avrai acquisito la consapevolezza di non esserlo e questo è il vero segreto per arrivare a un benessere e a una felicità duratura. Tienimi aggiornato. Ti auguro ogni bene. p.